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Forum fiscale di Oscon › Forum ufficiale di Oscon › Fisco e normative › Software su commissione

Modo discussione
Software su commissione
kob
Ospite
 
#1
6 Mar 2011, 00:34:46
Salve a tutti, Vi ringrazio innanzitutto per le ottime informazioni che date nel forum.

Volevo chiedervi un parere, consigli e/o riferimenti a leggi, sentenze... su questa mia situazione.

Stavo realizzando un software su commissione e con mia inesperienza anche in assenza di un contratto tra le parti (tra privati). Pattuita la cifra, nel tempo ho ricevuto degli acconti e dovevo consegnare i sorgenti solo a fine produzione e alla fine dei pagamenti (volontà del committente, come mia garanzia).

Nel momento in cui ho deciso di interrompere la produzione per varie vicissitudini (aggiungeva sempre lavoro ed ero costretto a rifare tutto), ho chiesto di essere pagato fino a dove ero arrivato e mi impegnavo a consegnare i sorgenti affinché il committente possa continuarlo con un altro programmatore.

Il committente, non solo, non mi vuole pagare, ma pretende anche i sorgenti. Sostiene inoltre di aver depositato il programma dal notaio.

Cosa fare ?

I sorgenti in assenza di contratto, sono i miei ?
Perché li pretende ? Il deposito della sua opera inedita, non giustifica le sue pretese !!!??
Se me li paga gli do tutto... !!!

Attendo un Vostro prezioso aiuto.

Grazie
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Jack Online
Deus ex machina
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Registrato: Jul 2007
#2
8 Mar 2011, 00:37:11
Pessima situazione e soprattutto pessimo cliente. I diritti morali sull'opera sono tuoi e certo non può sottrarteli, nemmeno depositandoli. Ciò stando semplicemente alla 633/1941 e successive modifiche (anche riguardo ai programmi per elaboratore) e pure alla convenzione di Berna sul diritto d'autore.

I diritti economici dipende dagli accordi. Gli acconti come sono stati pagati? Ci sono "prove" degli accordi? I sorgenti sono parziali? Era inteso che venissero forniti ad ogni "step"? Ha pagato per essi? Per curiosità, in quale linguaggio? C'è documentazione che possa provare che sei l'autore originale?

Mi auguro di no, ma temo che in questo caso sarà il caso di andare avanti con avvocato (che più o meno di farà queste stesse domande)...

J
Oscon: il facsimile di contratto e prestazione occasionale! Smiling
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kob
Ospite
 
#3
8 Mar 2011, 20:46:12
Grazie Jack per avermi risposto.

Il programma è scritto in VB6, ho creato da zero il programma. Quindi i sorgenti sono in mio possesso e non li ho dato mai al cliente. Davo solo l'eseguibile a step e saltuariamente mi dava degli acconti in contanti. Nel sorgente e nell'eseguibile non c'è traccia del mio nome.

Gli accordi, verbali, erano quelli di proseguire con acconti e alla fine dello sviluppo del programma completare i pagamenti. Alla fine dei pagamenti dovevo consegnare i sorgenti.

Non c'è documentazione che prova che io sono l'autore (alcuni sms e i sorgenti stessi lo potrebbero provare, ma questo non penso sia un problema),

A questo punto, anche se il programma è stato fatto su commissione (solo direttive elaborative del cliente, il resto è farina del mio sacco), credo che, se non mi paga il lavoro, non può pretendere di intascarsi i sorgenti solo con dei miseri acconti.
Il cliente ha depositato i suoi appunti e alcune videate del programma dal notaio.

Se non c'è un contratto, i sorgenti sono di mia proprietà ? Se il cliente non paga non può pretenderli !

Ho ragione ? Ci sono dei riferimenti normativi, di diritto, datemi una mano, prima di andare da un avvocato.

Aiutatemi. Grazie
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Jack Online
Deus ex machina
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Discussioni: 94
Registrato: Jul 2007
#4
9 Mar 2011, 03:31:02
kob Ha scritto:Se non c'è un contratto, i sorgenti sono di mia proprietà ? Se il cliente non paga non può pretenderli !

Non pensare che non ci sia un contratto: il contratto verbale è un contratto valido (eccetto alcune eccezioni). Ma ovviamente è la forma più complessa da gestire in caso di contenzioso, e quindi generalmente quella meno indicata.

Citazione:Il cliente ha depositato i suoi appunti e alcune videate del programma dal notaio.

E' impossibile dare un parere senza conoscere nel merito i contenuti di quanto dici, qui hai una panoramica generale. La legge 633/1941 sul diritto d'autore e successive modificazioni (per es il dlgs 518/92, leggilo), è il caposaldo generale. Il resto riguarda il diritto sui contratti, che è amplissimo.

Mi spiace non poter aiutare più concretamente, ma per fare un buon lavoro è necessario avere carte e comunicazioni in mano, oltre ad avere una chiarissima competenza sul quadro generale che da qui non è possibile nemmeno supporre (tempistiche, accordi concreti, elementi, ecc.).

Gli acconti sono stati pagati in nero? Cosa c'era scritto sulle eventuali ricevute? Il cliente sta dichiarando d'essere l'autore o vuole solo i sorgenti? Non potrebbe chiaramente, ma tutto sta a provare la paternità. Cosa ha intenzione di fare? Di agire contro di te? O sta solo chiedendo i sorgenti?

Citazione:A questo punto, anche se il programma è stato fatto su commissione (solo direttive elaborative del cliente, il resto è farina del mio sacco), credo che, se non mi paga il lavoro, non può pretendere di intascarsi i sorgenti solo con dei miseri acconti.

"Direttive elaborative" cosa significa? La questione è tutta attorno ai diritti economici, quelli morali sono tuoi (se riesci a dimostrarlo), quelli economici anche, a meno di diverso accordo (anche questo va provato).

Ad occhio un buon avvocato dovrebbe farti avere la ragione, ma, di nuovo: bisogna conoscere il contesto e muoversi con la necessaria calma e competenza dei fatti. E dargli le relative responsabilità, visto che ti assisterà.

J
Oscon: il facsimile di contratto e prestazione occasionale! Smiling
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sandro.oliva Offline
Dio Osconiano
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Discussioni: 30
Registrato: May 2010
#5
9 Mar 2011, 11:12:38
kob Ha scritto:Non c'è documentazione che prova che io sono l'autore

Io non la vedo molto bene. Il tuo cliente ha avuto un'idea e l'ha fatta sviluppare a te. Lui è geloso della sua idea, altrimenti non sarebbe andato da un notaio.
Se tutto è stato fatto senza scrivere nulla, e le cifre sono "contenute", io opterei per trovare un accordo.
Gli dai i sorgenti a fronte di un altro acconto.... o mettete ora nero su bianco le specifiche del software (cosa da fare SEMPRE), fate un contratto scritto e trovate un nuovo accordo su scadenze e importi.

Sandro
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kob
Ospite
 
#6
9 Mar 2011, 21:59:06
Innanzitutto grazie Jack e grazie Sandro, per le vostre risposte.

Jack Ha scritto:Non pensare che non ci sia un contratto: il contratto verbale è un contratto valido (eccetto alcune eccezioni). Ma ovviamente è la forma più complessa da gestire in caso di contenzioso, e quindi generalmente quella meno indicata.

Se il contratto verbale è un contratto valido, allora si era pattuito che a fine programma iniziavano i pagamenti o altri acconti fino alla fine del mio compenso e solo alla fine dovevo dare i sorgenti.
Non essendo arrivati alla fine produzione del programma, perchè è stata interrotta, non può pretendere di chiudere con solo quello che mi ha dato ed avere i sorgenti.

Jack Ha scritto:Gli acconti sono stati pagati in nero? Cosa c'era scritto sulle eventuali ricevute? Il cliente sta dichiarando d'essere l'autore o vuole solo i sorgenti? Non potrebbe chiaramente, ma tutto sta a provare la paternità. Cosa ha intenzione di fare? Di agire contro di te? O sta solo chiedendo i sorgenti?

Nessuna ricevuta. Il cliente sta dichiarando di essere l'autore e quindi i sorgenti sono i suoi, anzi si è inventato che i sorgenti me li dava, io ci lavoravo e li riconsegnavo a lui. Ovviamente falso, il cliente non ha niente.
Vuole agire contro di me, purtroppo, chiede di riavere i suoi sorgenti. Io chiedo solo di essere pagato.

Jack Ha scritto:"Direttive elaborative" cosa significa? La questione è tutta attorno ai diritti economici, quelli morali sono tuoi (se riesci a dimostrarlo), quelli economici anche, a meno di diverso accordo (anche questo va provato).

Per "Direttive elaborative" intendo come voleva che funzionasse il programma nella parte di calcolo.
Il programma è per uso personale del cliente e non per la vendita.

Scusa, ma cosa si intende per "Diritti economici" e per "Diritti morali" ? Sono io il proprietario ?
Cedevo i sorgenti, quindi anche la proprietà solo a conclusione dei pagamenti, magari davanti ad un notaio.

Sandro Ha scritto:Se tutto è stato fatto senza scrivere nulla, e le cifre sono "contenute", io opterei per trovare un accordo.
Gli dai i sorgenti a fronte di un altro acconto.... o mettete ora nero su bianco le specifiche del software (cosa da fare SEMPRE), fate un contratto scritto e trovate un nuovo accordo su scadenze e importi.

No il compenso non era "contenuto", anche perchè prevedeva l'acquisto dei sorgenti.
E' vero quello che dici, se vuole scendere a patti, nero su bianco sicuramente...


A questo punto, domanda:

In presenza di contratto verbale e con le condizioni sopraelencate, posso affermare che i sorgenti sono i miei ? Sono nella condizione di "software su commissione", lavoro interrotto per mia volontà, il cliente può affermare, anche col pagamento di acconti, che i sorgenti sono i suoi ?

Attendo un vostro riscontro.
Grazie

Saluti
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Jack Online
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Registrato: Jul 2007
#7
10 Mar 2011, 09:06:34
Citazione:Se il contratto verbale è un contratto valido, allora si era pattuito che a fine programma iniziavano i pagamenti o altri acconti fino alla fine del mio compenso e solo alla fine dovevo dare i sorgenti. Non essendo arrivati alla fine produzione del programma, perchè è stata interrotta, non può pretendere di chiudere con solo quello che mi ha dato ed avere i sorgenti.

Teoricamente hai ragione, se gli accordi son questi. Chiaro lui dirà che son diversi e quindi va dimostrato.

Citazione:Nessuna ricevuta.

Quindi gli acconti sono stati pagati in nero? Un buon avvocato potrebbe tentar di girare questa questione a tuo favore, ma può anche essere un boomerang. Fallo notare al tuo committente.

Citazione:Il cliente sta dichiarando di essere l'autore e quindi i sorgenti sono i suoi, anzi si è inventato che i sorgenti me li dava, io ci lavoravo e li riconsegnavo a lui. Ovviamente falso, il cliente non ha niente.
Vuole agire contro di me, purtroppo, chiede di riavere i suoi sorgenti. Io chiedo solo di essere pagato.

I sorgenti mi paiono una prova minima. Se non li ha, difficile dimostrare siano suoi. Tieni copia di ogni comunicazione intercorsa, email, sms, eventuali testimoni. Volendo puoi anche fare una perizia legale di parte sul tuo computer. Ma ne vale la pena?

Jack Ha scritto:Per "Direttive elaborative" intendo come voleva che funzionasse il programma nella parte di calcolo. Il programma è per uso personale del cliente e non per la vendita.

Capisco. Ti ha descritto le funzionalità e tu le hai sviluppate. I sorgenti sono tuoi, a mio parere. L'idea potrebbe riuscire a dimostrare sia sua: che la registri e se la tenga (coi relativi diritti economici tuttavia). Ma i sorgenti non sono opera sua, che li riscriva. Il vero problema (e la chiave di tutto), tuttavia, consterà nella definizione concreta delle clausole dell'accordo e le modalità di pagamento seguite.

Citazione:Scusa, ma cosa si intende per "Diritti economici" e per "Diritti morali" ? Sono io il proprietario ?
Cedevo i sorgenti, quindi anche la proprietà solo a conclusione dei pagamenti, magari davanti ad un notaio.

Leggi pure sul sito della SIAE la differenza sommaria tra i due diritti. Il tizio mi pare che stia accampando diritti morali sul'idea ed economici sul tutto.

Citazione:In presenza di contratto verbale e con le condizioni sopraelencate, posso affermare che i sorgenti sono i miei ? Sono nella condizione di "software su commissione", lavoro interrotto per mia volontà, il cliente può affermare, anche col pagamento di acconti, che i sorgenti sono i suoi ?

Potrebbe. Resta almeno una violazione che mi pare evidente, Art. 1337 Codice civile: "Le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede (1366,1375, 2208)". Ma tutto è da dimostrarsi. Questo è il vero problema, Kob.

J
Oscon: il facsimile di contratto e prestazione occasionale! Smiling
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kob
Ospite
 
#8
11 Mar 2011, 23:33:01
Grazie ancora Jack per le tue sapienti parole.

A questo punto, metterò tutto nelle mani di un avvocato.

Speriamo bene.

Saluti

P.S. Sè qualcuno ha delle esperienze simili, postate pure.
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John
Ospite
 
#9
15 Mar 2011, 16:54:24
Mha...registrare un idea software... :/ al massimo si può brevettarla, ma credo che non lo si può fare per un software.

Si può "registrare" una grafica, un logo, un progetto edile.

I sorgenti (secondo me) solo al 100% tuoi. Se non vuoi dare i sorgenti digli che sono andati persi Big Grin oppure se li devi dare incasina il tutto e rendi il piu possibile incomprensibile (cosi non se ne può fare nulla).

Nel frattempo, prima di eventuale consegna, "proteggi" il tutto tramite firma digitale e marcatura temporale, così facendo, se lui non ha i sorgenti sei tu l'autore degli stessi, altrimenti se ha qualche stralcio di sorgente deve dimostrare lui di possederli prima della tua data (ed è una cosa molto difficile).

Faccio così per ogni lavoro che faccio... onde evitare fregature del genere.

Consigli per futuri lavori:

1- crea documentazione tecnica. Solo tu la devi possedere. La firmi e marchi temporalmente.
2- non diffondere file progetto (come ad esempio .psd o .ai)
3- usa oscon

Fammi sapere .

j.f.
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sandro.oliva Offline
Dio Osconiano
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Registrato: May 2010
#10
15 Mar 2011, 17:39:17
John Ha scritto:Mha...registrare un idea software... :/ al massimo si può brevettarla, ma credo che non lo si può fare per un software.
A me è capitata una richiesta per il deposito dei sorgenti da un notaio. Il software dovevo cederlo in licenza d'uso, senza la consegna dei sorgenti.... ma se per qualsiasi motivo io non avessi più continuato lo sviluppo del software, magare a causa della mia morte (facciamo le corna), il Cliente avrebbe potuto accedervi..... credo che questa sia una cosa abbastanza comune.

Citazione:I sorgenti (secondo me) solo al 100% tuoi.
Io non sarei così "sicuro", è tutto da dimostrare... tu puoi avere l'idea e prendere dei collaboratori per il mero lavoro di "stesura".... cioè uno "scriba" per intenderci... Smiling

Citazione:Se non vuoi dare i sorgenti digli che sono andati persi Big Grin oppure se li devi dare incasina il tutto e rendi il piu possibile incomprensibile (cosi non se ne può fare nulla).
La prima opzione è un pò spinta... la seconda pure di più... Big Grin
I sorgenti vanno intesi come qualcosa di utile per compilare il software.... se sono inutili, è palese che sono stati alterati.... cioè alterarli, oppure non darglieli, in pratica è la stessa cosa.

Sandro
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kob
Ospite
 
#11
18 Mar 2011, 23:56:15
Grazie per le vostre informazioni.

john Ha scritto:Mha...registrare un idea software... al massimo si può brevettarla, ma credo che non lo si può fare per un software.

Il cliente sostiene di aver depositato presso un notaio il cd di istallazione e i suoi appunti e di aver riprodotto graficamente su carta le videate.


john Ha scritto:Nel frattempo, prima di eventuale consegna, "proteggi" il tutto tramite firma digitale e marcatura temporale, così facendo, se lui non ha i sorgenti sei tu l'autore degli stessi, altrimenti se ha qualche stralcio di sorgente deve dimostrare lui di possederli prima della tua data (ed è una cosa molto difficile).

Il cliente non ha una riga di codice, ma solo il programma EXE.
Cosa intendi per "proteggi il tutto tramite firma digitale e marcatura temporale ?", fammi degli esempi. I miei sorgenti sono in VB6.

sandro Ha scritto:I sorgenti vanno intesi come qualcosa di utile per compilare il software.... se sono inutili, è palese che sono stati alterati.... cioè alterarli, oppure non darglieli, in pratica è la stessa cosa.

Io ho intezione di dare i sorgenti, ma solo se me li paga. E' un lavoro su commissione, niente soldi, niente lavoro, niente sorgenti. E' questo il mio concetto, sto sbagliando ? Anche se è un contratto verbale (vedi info Jack), il cliente deve onorare tale contratto, lui non vuole pagare e vuole prendersi tutto. :mad:

E' come se un ingegnere (il cliente) inventa un'auto che va ad acqua, la fa costruire dalla ditta XYZ (programmatore), poi per qualsiasi motivazione le parti non continuano (contatto o non contratto) l'ingegnere pretende l'auto, senza pagare.
Rendo l'idea...?

Saluti
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Jack Online
Deus ex machina
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Registrato: Jul 2007
#12
19 Mar 2011, 17:11:30
kob Ha scritto:E' come se un ingegnere (il cliente) inventa un'auto che va ad acqua, la fa costruire dalla ditta XYZ (programmatore), poi per qualsiasi motivazione le parti non continuano (contatto o non contratto) l'ingegnere pretende l'auto, senza pagare.
Rendo l'idea...?

Da quello che ho capito è più che altro come se l'autore del soggetto di un film volesse appropriarsi della sceneggiatura. Certo è che non si può pretendere il frutto di un lavoro altrui non pagandolo, anche se meramente tecnico. L'unico sistema che avrebbe è affermare che tu hai sottratto il lavoro da lui prodotto (i sorgenti) e stai cercando di appropriatene. Ma è poco sensato: perchè si sarebbe rivolto a te se fosse stato in grado di produrli?

Anche se non è ancora ben chiaro chi dentenga eventuali diritti, ha depositato tutto ciò che poteva: ok. E ora cosa vuole? E' comunque lui ad averti consegnato gli eventuali progetti (ci sono dei progetti esecutivi?). Se tu hai dei progetti restituiscili, ma il resto (sorgenti, ecc.) ha poco senso.

In ogni caso, se sei certo che abbia intenzione di portarti in giudizio ricorda che è sempre meglio agire per primi e non semplicemente attendere per poi difendersi. Partiresti un passo indietro. Parlane con un buon avvocato e facci sapere come prosegue!

in bocca al lupo,
J Smiling
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