9 Apr 2011, 13:42:27
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12 Apr 2011, 19:06:54 da sandro.oliva.)
[h]Guida su: decidere il prezzo del proprio lavoro[/h]
Anche alla luce di recenti discussioni, propongo un "modello" per determinare i prezzi da chiedere ai clienti.
Ovviamente è solo una traccia, che non tiene conto di tutte le variabili. E' solo un "metodo" spartano che però può risultare utile a chi inizia, ma anche a quelli più navigati, per avere un confronto.
Una cosa molto difficile è proprio determinare il valore del proprio lavoro, e credo che questa complessità, specie in un mondo (quello del web) dove le cose sono sempre in movimento, può in qualche modo (e solo in certe situazioni) essere sbrogliata con il metodo seguente. (E riportare alla "realtà", quando si pensa di chiedere troppo, o troppo poco).
Ho sottoposto questo metodo a vari "colleghi" e alcune volte mi sono reso conto che li ho "fatti pensare" anche in modo serio.
Ovviamente è una falsariga "personalizzabile", ma utilizzabile quando non si ha proprio idea di quanto chiedere, o quando non si hanno dei valori di mercato di riferimento.
Conosco qualcuno che, lavorando ad ora o a giornata, lo applica in modo letterale. (A certi livelli, più alti del mio sicuramente).
Alla fine della fiera il ragionamento è molto semplice, ma sono curioso di vedere i commenti, provate ad applicarlo al vostro caso!
I passaggi sono:
1) Stabilire quanto si vuole guadagnare all'anno.
2) Stabilire a quanto ammontano le spese annue.
3) Fare un calcolo e stabilire un tariffario (da considerare come il target)
Ad esempio:
1) Ipotizziamo che voglia guadagnare netti 2000 € al mese. Mettiamoci una tredicesima e otteniamo 2000 x 13 = 26.000 €
2) Per stabilire le spese, si può fare una stima delle spese dell'anno precedente. Attenzione ad un pò di cose... molti liberi professionisti lavorano in casa (non hanno ufficio) e non conteggiano nelle spese quelle relative alla propria abitazione. Ma se la propria abitazione funge anche da ufficio, probabilmente consumerete più acqua luce e gas. Molti non tengono conto di questo fatto, considerando anche che essendo i contratti non business, queste spese spesso non si possono inserire in contabilità.
Quindi io consiglio di fare un calcolo per le spese mettendoci anche dentro un buon 50% di tutte le bollette. Riassumendo le spese saranno un valore somma di:
Per semplificare diciamo che le spese ammonteranno a 10.000 € l'anno.
3) Per stabilire una cifra oraria/giornaliera, teniamo conto che non lavoreremo 365 gg all'anno, ma circa 240 (togliamo sabati e domeniche, festività, ferie, malattia). Consideriamo anche che un professionista iscritto alla gestione separata INPS, pagherà circa un 50% fra contributi previdenziali e imposte. Quindi per un netto di 26.000 €, il lordo sarà di 26.000 x 2 = 52.000 €
Raccolte le informazioni basta sommare il lordo alle spese, nell'esempio 52.000 € + 10.000 € di spese = 62.000 €
Bene, quindi la cifra giornaliera sarà: 62.000 € / 240gg = 258 € al giorno.
Se lavoriamo in media 8 ore al giorno, la cifra oraria sarà: 258 € / 8 = 32 € orarie.
E' un calcolo "spannometrico", ma utile a farsi.
Ovviamente in gioco ci sono 1000 altre variabili..... ma è utile per tenere i piedi saldi nella realtà ogni tanto, specie quando i clienti vogliono le cose "in regalo".
Sandro
Anche alla luce di recenti discussioni, propongo un "modello" per determinare i prezzi da chiedere ai clienti.
Ovviamente è solo una traccia, che non tiene conto di tutte le variabili. E' solo un "metodo" spartano che però può risultare utile a chi inizia, ma anche a quelli più navigati, per avere un confronto.
Una cosa molto difficile è proprio determinare il valore del proprio lavoro, e credo che questa complessità, specie in un mondo (quello del web) dove le cose sono sempre in movimento, può in qualche modo (e solo in certe situazioni) essere sbrogliata con il metodo seguente. (E riportare alla "realtà", quando si pensa di chiedere troppo, o troppo poco).
Ho sottoposto questo metodo a vari "colleghi" e alcune volte mi sono reso conto che li ho "fatti pensare" anche in modo serio.
Ovviamente è una falsariga "personalizzabile", ma utilizzabile quando non si ha proprio idea di quanto chiedere, o quando non si hanno dei valori di mercato di riferimento.
Conosco qualcuno che, lavorando ad ora o a giornata, lo applica in modo letterale. (A certi livelli, più alti del mio sicuramente).
Alla fine della fiera il ragionamento è molto semplice, ma sono curioso di vedere i commenti, provate ad applicarlo al vostro caso!
I passaggi sono:
1) Stabilire quanto si vuole guadagnare all'anno.
2) Stabilire a quanto ammontano le spese annue.
3) Fare un calcolo e stabilire un tariffario (da considerare come il target)
Ad esempio:
1) Ipotizziamo che voglia guadagnare netti 2000 € al mese. Mettiamoci una tredicesima e otteniamo 2000 x 13 = 26.000 €
2) Per stabilire le spese, si può fare una stima delle spese dell'anno precedente. Attenzione ad un pò di cose... molti liberi professionisti lavorano in casa (non hanno ufficio) e non conteggiano nelle spese quelle relative alla propria abitazione. Ma se la propria abitazione funge anche da ufficio, probabilmente consumerete più acqua luce e gas. Molti non tengono conto di questo fatto, considerando anche che essendo i contratti non business, queste spese spesso non si possono inserire in contabilità.
Quindi io consiglio di fare un calcolo per le spese mettendoci anche dentro un buon 50% di tutte le bollette. Riassumendo le spese saranno un valore somma di:
- Servizi acqua, luce, gas
- una % sull'affitto o sul mutuo (se si lavora da casa ad esempio)
- spese di cancelleria
- spese per internet/telefono - ricariche cellulari
- spese per gli spostamenti (automobile, benzina, eccetera)
- acquisto di beni strumentali (pc ad esempio)
- acquisto di libri
- spese per pubblicità e promozione (volantini, sito, eccetera)
- commercialista
- compensi per eventuali collaboratori
- spese di rappresentanza
Per semplificare diciamo che le spese ammonteranno a 10.000 € l'anno.
3) Per stabilire una cifra oraria/giornaliera, teniamo conto che non lavoreremo 365 gg all'anno, ma circa 240 (togliamo sabati e domeniche, festività, ferie, malattia). Consideriamo anche che un professionista iscritto alla gestione separata INPS, pagherà circa un 50% fra contributi previdenziali e imposte. Quindi per un netto di 26.000 €, il lordo sarà di 26.000 x 2 = 52.000 €
Raccolte le informazioni basta sommare il lordo alle spese, nell'esempio 52.000 € + 10.000 € di spese = 62.000 €
Bene, quindi la cifra giornaliera sarà: 62.000 € / 240gg = 258 € al giorno.
Se lavoriamo in media 8 ore al giorno, la cifra oraria sarà: 258 € / 8 = 32 € orarie.
E' un calcolo "spannometrico", ma utile a farsi.
Ovviamente in gioco ci sono 1000 altre variabili..... ma è utile per tenere i piedi saldi nella realtà ogni tanto, specie quando i clienti vogliono le cose "in regalo".
Sandro